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IL SAPERE IN PILLOLE : MERCOLEDI', 17 APRILE 2024
Inviato da Alba il 16/4/2024 18:30:00 (2 letture)


MERCOLEDI', 17 APRILE 2024


IL SAPERE IN PILLOLE


Perché Gesù si paragona al pane? Perché il pane (che è un modo per riferirsi al cibo in generale) è indispensabile per vivere. Il rapporto che una persona ha con il cibo non è opzionale o incidentale. Anzi, il nostro rapporto con il pane - e con il cibo in generale - è caratterizzato dal fatto che dobbiamo necessariamente ricorrere ad esso. Non ci si può permettere di dire che si vivrà in questo mondo senza nutrirsi. Dipendiamo dal pane non come qualcosa a cui rinunciare, ma come base della nostra esistenza, della nostra vita. Gesù ci sta dicendo che Lui è la "causa" della vita, dove c'è Lui nasce la vita. E così come il cibo è necessario per la vita, così Egli è necessario per noi. Dobbiamo cercare Gesù con la stessa motivazione con cui cerchiamo il cibo ogni giorno. Gesù deve essere una necessità vitale per noi!


IL SAPERE IN PILLOLE : MARTEDI', 16 APRILE 2024
Inviato da Alba il 15/4/2024 20:00:00 (4 letture)


MARTEDI', 16 APRILE 2024


IL SAPERE IN PILLOLE


Gesù chiede alla folla che ha sfamato di credere in lui. Non di compiere delle opere per avere il cuore ricolmo, ma di credere. Solo la fede ci nutre, solo la fede ci sfama. E la folla, leggete bene!, chiede un segno. Un altro! Ancora! Quanti esami deve passare Dio per essere degno della nostra fiducia? Quanti processi deve affrontare perché, infine, crediamo in lui? Non facciamo come la folla del vangelo di oggi, sappiamo riconoscere il grande segno della presenza di Dio che è l'eucarestia. Lasciamo da parte i dubbi e chiediamo con forza al Signore di donarci il pane che sazia il nostro cuore, l'unico che davvero può riempire il nostro bisogno di infinito. 

IL SAPERE IN PILLOLE : LUNEDI', 15 APRILE 2024
Inviato da Alba il 12/4/2024 18:30:00 (15 letture)


LUNEDI', 15 APRILE 2024


IL SAPERE IN PILLOLE



Gesù, è venuto a donare la "vita eterna", per questo vuole aiutare le folle che lo seguono, aiutarle ad alzare lo sguardo, cercare "non solo " il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna"(6,27). Si fa fatica però, a distogliere lo sguardo da quello che preme di più e coinvolge tutta la nostra attenzione e la nostra forza! Si fa fatica a saper accogliere, a riconoscere e accettare che questo cibo, che questo dono non possiamo fabbricarcelo noi, non è frutto del nostro agire. È un dono e Gesù ci chiede solo di fidarci di Lui, di aderire totalmente alla sua persona. Chiediamo al Signore di farci riscoprire l'importanza di nutrirci non solo di pane, ma di verità, di amore, di Cristo, del corpo di Cristo, partecipando fedelmente e con grande consapevolezza all'Eucaristia, per essere sempre più intimamente uniti a Lui. Infatti «non è l'alimento eucaristico che si trasforma in noi, ma siamo noi che veniamo da esso misteriosamente cambiati. Cristo ci nutre unendoci a sé; ci attira dentro di sé» .



PAROLA DELLA SETTIMANA : DOMENICA, 14 APRILE 2024
Inviato da Alba il 12/4/2024 18:30:00 (15 letture)


SECONDASETTIMANA DI APRILE 2024



Apparendo ai suoi apostoli, dopo la sua risurrezione, Gesù completò la formazione e l'insegnamento dato ai suoi discepoli; rivelando loro la verità del Vangelo, diede una pratica dimostrazione della realtà della vita eterna. Aprì in tal modo le loro menti alla comprensione delle Scritture e dei suoi insegnamenti, per renderli suoi testimoni autentici , perché per mezzo loro la sua salvezza arrivasse a tutti gli uomini. Ogni cristiano oggi è chiamato a diventare un testimone autentico di Gesù, rivivendo in se stesso il mistero pasquale. La sua formazione cristiana è completa, quando la sua vita si apre generosamente all'opera di evangelizzazione e di salvezza dei fratelli.


IL SAPERE IN PILLOLE : GIOVEDI', 11 APRILE 2024
Inviato da Alba il 10/4/2024 20:40:00 (14 letture)


GIOVEDI', 11 APRILE 2024


IL SAPERE IN PILLOLE


Sembra che la Resurrezione sia ancora un fatto difficile da spiegarsi; hanno fatto fatica i discepoli, facciamo fatica noi. Giovanni Battista in questo brano, si rivolge ai suoi discepoli (e a noi) che cominciano a credere di aver "sbagliato bersaglio". L'annuncio di oggi ci offre una nuova prospettiva: Giovanni ci invita a guardare chi viene dal cielo, ad alzare la testa dalle nostre piccole, grandi paure; ci dice che, per comprendere i gesti di Gesù, la croce, la resurrezione, bisogna sapere che Dio dà lo spirito «senza misura». È questo amare senza misura l'unico modo di amare autenticamente e di accogliere la testimonianza di colui che «Dio ha mandato». Solo in tale logica si riesce a comprendere che l'annuncio di Gesù non è in disaccordo con quello di Giovanni: entrambi, invece, risuonano reciprocamente. È bello che sia Giovanni a dircelo, uno di noi, uno che «appartiene alla terra», uno con le nostre stesse paure, che tuttavia non impediscono di «preparare la strada», di vivere gratuitamente, di gustare il Suo amore nel qui e ora. 


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