VENERDI', 9 OTTOBRE 2020
Nel Vangelo di oggi, Cristo ci dà una lezione sulla lotta di Dio contro satana. Questa lotta diventa drammatica quando Cristo fa uscire satana dagli indemoniati. Satana è paragonato ad un uomo forte "bene armato che fa la guardia al suo palazzo". Tuttavia, Gesù si mostra più forte di lui", perché lo vince "con il dito di Dio", con la sua forza divina, cioè con lo Spirito Santo. Egli gli toglie le armi e gli strappa il bottino. È il segno che il regno di Dio è venuto sulla terra e che il regno di satana è ormai finito. Coloro che hanno reclamato da Gesù un segno, ecco che ce l'hanno. Non ne verranno dati loro altri. Scoprendo i loro pensieri perversi, Gesù mostra loro che sono sotto l'influenza dello spirito malvagio. Poiché noi ci troviamo in mezzo a questa lotta, ci è impossibile una posizione neutrale: ognuno deve pronunciarsi per Gesù o contro di Lui. Chi in questa lotta non è con Lui, è con satana. La cosa peggiore che l'uomo possa fare è, dopo la conversione e il battesimo, cadere di nuovo nel peccato, tradire Gesù, respingere lo Spirito Santo e divenire preda del male. In verità, Cristo sulla Croce ha sconfitto il male, ma noi, poiché siamo deboli e peccatori, soggiacciamo spesso ad esso, dunque resta per noi un rischio mortale.
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