MARTEDI', 22 DICEMBRE 2020
Maria, dopo l'accoglienza del progetto di Dio, partì subito dalla cugina Elisabetta e, riconoscente della grazia di Dio, riempì la casa con un canto di gioia che è anche il nostro canto. Questo cantico di Maria era uno dei cantici delle comunità dei primi cristiani. Cantato nelle comunità, questo cantico di Maria insegna a pregare e a cantare. Insieme a Maria possiamo preparare il nostro cuore per la nascita del Salvatore, cerchiamo uno spazio di silenzio nella nostra interiorità e con calma rivediamo la nostra vita: ritroviamo tutte le meraviglie che Dio ha fatto per noi. La riconoscenza apre la vita alla bontà e al servizio, tanto abbiamo ricevuto che sorge il desiderio di donare agli altri l'Amore di Dio fatto vita in noi. Riconosciamo anche che Dio è Santo e ci chiama nella via della santità; con Lui tutto è possibile, Lui che conosce la nostra fragilità continua a fidarsi di noi e a proporci vette alte di felicità. Questo cantico è anche un appello a una gioiosa verifica in famiglia e in comunità. Cantiamolo insieme riconoscenti per quanto opera nell'unità delle persone con cui viviamo e condividiamo. Il Cantico della Madonna ci lascia anche intuire il senso compiuto della vicenda di Maria, le "grandi cose" fatte in lei dall'Onnipotente ci toccano profondamente, ci parlano del nostro viaggio nella vita, ci ricordano la meta che ci attende: la casa del Padre. La nostra vita, non è un vagabondare senza senso, ma è un pellegrinaggio che, pur con tutte le sue incertezze e sofferenze, ha una meta sicura: la casa di nostro Padre, che ci aspetta con amore. E' bello pensare questo: che noi abbiamo un Padre che ci aspetta con amore, e che anche la nostra Madre Maria è lassù e ci aspetta con amore.
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