MERCOLEDI', 3 FEBBRAIO 2021
Gesù insegna nella sinagoga di Nazareth e lo stupore, la meraviglia invadono il cuore, le orecchie e la mente dei presenti, che si interrogano: "Da dove gli vengono queste cose? Che sapienza è quella che gli è stata data? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?" Converti Signore il nostro cuore, "la nostra pretesa di sapere, capire, essere all'altezza di tutto", per poterti riconoscere presente nel quotidiano fatto di lavoro, relazioni, persone. Dacci il coraggio di "sospendere il giudizio", per riassaporare la grandezza e il dono della diversità di vedute, di percezioni e con umiltà convertirci dalla meraviglia alla fede! Scrive l'Evangelista che Gesù «si meravigliava della loro incredulità». Allo stupore dei concittadini, che si scandalizzano, corrisponde la meraviglia di Gesù. Anche Lui, in un certo senso, si scandalizza! Malgrado sappia che nessun profeta è bene accetto in patria, tuttavia la chiusura del cuore della sua gente rimane per Lui oscura, impenetrabile: come è possibile che non riconoscano la luce della Verità? Perché non si aprono alla bontà di Dio, che ha voluto condividere la nostra umanità? In effetti, l'uomo Gesù di Nazareth è la trasparenza di Dio, in Lui Dio abita pienamente. E mentre noi cerchiamo sempre altri segni, altri prodigi, non ci accorgiamo che il vero Segno è Lui, Dio fatto carne, è Lui il più grande miracolo dell'universo: tutto l'amore di Dio racchiuso in un cuore umano, in un volto d'uomo.
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