MARTEDI', 7 GIUGNO 2022
Gesù, tu sei in me e agisci in me e attraverso di me. Vedi con i miei occhi, senti con le mie orecchie, parli con la mia lingua, ami con il mio cuore. Come non essere, allora, il sale e la luce del mondo, dal momento che sono il tuo tabernacolo? Signore, fa' che io resti sempre fedele alla tua presenza in me, e che le persone che incontro sul mio cammino vedano in me il tuo volto. Gesù disse ai suoi apostoli: «Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro, né argento, né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento. Possono essere poche o modeste le parole, ma ogni gesto emana bagliori di rinnovamento, di attenzione, di prossimità, di moderazione, di essenzialità, di semplicità. La ricchezza che il Signore deposita in un convertito si spande naturalmente e raggiunge tutti: chi ha le "difese immunitarie" basse è il primo a contagiarsi, ma si contagia di un rimedio che lo trasformerà in una persona migliore. Consapevole del dono che mi è fatto nella fede, oggi chiedo nella preghiera la disponibilità ad annunciare il regno dei cieli ogni volta che se ne presenti l'occasione. Colui che crede nel Signore e si presenta come pronto al discepolato, deve prima allontanarsi da ogni peccato, e poi anche da tutte le cose che distolgono dall'ubbidienza, per molte ragioni dovuta al Signore, anche se sembrino all'apparenza ragionevoli.
|