VENERDI', 17 GIUGNO 2022
Tutti conosciamo uomini e donne che non possedevano nulla, ma ci hanno lasciato un'eredità spirituale estremamente arricchente. Penso a san Francesco d'Assisi, così invaghito di madonna povertà, a santa Teresa, a san Francesco di Sales, a san Louis Grignion de Montfort, a sant'Ignazio di Loyola, a san Domenico, a sant'Agostino, a sant'Antonio abate e a sant'Antonio di Padova, che trascinano tante persone a dedicarsi a Dio e al proprio prossimo. Questi poveri hanno saputo scoprire il vero tesoro, imperituro, inestimabile, che hanno diviso e continuano a dividere con tutti coloro che ripongono la propria fiducia e la propria ricchezza in Dio. Cosa sarebbe il mondo senza questi giganti della fede? Avere occhi puliti è quanto ci viene richiesto più volte nel Vangelo. La purezza dello sguardo sulle persone, gli avvenimenti, le cose ci rende luminosi e allora "tutto il corpo sarà nella luce". Il modo di guardare, valutare, pensare, sentire, camminare e fare dipende dall'occhio e dal cuore, che rende luminosa o oscura una persona. Da questa luminosità scaturisce il pensiero positivo, la gioia dell'essere insieme, lo stupore e la meraviglia di fronte al creato e alle creature. Insieme con Maria, la donna dal cuore puro e dallo sguardo chiaro, ripeteremo spesso: Magnifica l'anima mia il Signore!". Guidaci Tu, Luce gentile, attraverso il buio che ci circonda, sii Tu a condurci! La notte è oscura e siamo lontano da casa, sii Tu a condurci! Sostieni i nostri piedi vacillanti. Non chiediamo di vedere ciò che ci attende all'orizzonte, un passo solo ci sarà sufficiente.
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