LUNEDI', 20 GIUGNO 2022
Supponendo che siamo perfetti, cosa poco probabile, su questa terra, dovremmo sapere che la perfezione comprende l'umiltà, cioè l'indulgenza, il perdono, la preghiera per sostenere i peccatori, di cui facciamo parte. Il solo giudizio severo che abbiamo il dovere di formulare, deve vertere su noi stessi. Il Signore ci invita alla misericordia, alla solidarietà, alla condivisione. Quando c'è questo atteggiamento di bontà, questa disponibilità a caricarsi dei fardelli altrui, non si giudica più, né si critica: si aiuta e basta! Pregheremo il Signore perché converta il nostro cuore e purifichi i nostri occhi, togliendo tante «travi» che offuscano la nostra vista. Chi giudica sbaglia, semplicemente perché prende un posto che non è per lui. Vede una pagliuzza nell'occhio del fratello e questo non lo fa dormire. Vuole togliere quella pagliuzza e non si accorge della trave che ha lui. "Non giudicate per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con cui misurate sarete misurati." Gesù è perentorio: "Non giudicate!" Non c'è via d'uscita. È l'ordine che Gesù ci dà per vivere nel rapporto coi fratelli l'amore di Dio. Al contrario, il Signore Gesù ci chiede di avere uno sguardo positivo, di cogliere i doni che Lui stesso ha elargito al fratello o alla sorella; a ringraziare per quanto di buono si riesce a percepire nella sua vita. Chi non giudica è come Dio: ha amore verso tutti.
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