LUNEDI', 27 GIUGNO 2022
Ancora una volta, ecco il tema della vocazione. Annunciare il Vangelo, donarsi agli altri, servire la causa del Regno di Dio, chiede un atteggiamento che va oltre i limiti umani. A chi segue Gesù si chiede di rinunciare completamente a tutto. Che forza ha questa parola di Gesù: "Seguimi"! E' valida oggi come lo era alla Sua epoca. Occorre la volontà di seguire Gesù. Ma quello che è necessario è capire l'esigenza radicale del Vangelo. Il cuore generoso risponderà volentieri alla chiamata di Gesù. L'impegno dell'uomo non può mancare. La fedeltà a Dio passa attraverso la sequela, fatta anche di contraddizioni, di fragilità, ma costruita nella scelta quotidiana di non allontanare il proprio passo dalla via che è Cristo. La fedeltà non è perfezione, non è riuscire sempre ad essere come Dio. La fedeltà è non allontanarsi da Dio, non rinunciare a seguirlo. Noi Ti amiamo, vogliamo seguirti, sapendo che non saremo degli eroi tutti i giorni e che i nostri passi alla tua sequela saranno incerti e magari lenti. L'infedeltà è rifiuto di te ed è la morte dell'anima. Liberaci da questo, perdonaci e sostienici. Nella vita la fedeltà è quasi tutto. È fiducia, è alleanza, è patto nuziale, è fede. E come in ogni fede, la fedeltà è un cammino libero dietro la voce che un giorno ci ha chiamato verso una terra promessa e una grande liberazione. È un esodo, un pellegrinaggio verso un monte più alto di noi, sconosciuto e misterioso, un luogo di rigenerazione e di salvezza personale e collettiva.
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