MARTEDI', 16 AGOSTO 2022
Pietro, secondo il brano del Vangelo di Matteo, dice: "Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?". Gesù allora parla di un mondo rinnovato descritto secondo la visione di Daniele riguardo la venuta del Figlio dell'uomo. Agli apostoli sarà concessa parte dell'autorità che Gesù possedeva con il Padre, l'Antico dei giorni secondo la visione di Daniele. Ma mentre, secondo i rabbini, Israele avrebbe dovuto sempre precedere gli altri popoli, Matteo insiste qui sulla gratuità della scelta di Dio, di cui noi siamo indegni beneficiari. E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d'Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto. La vicenda del giovane ricco che non è capace di lasciare le sue ricchezze, ha gettato tutti nello sconforto. Il giovane non ha accettato di compiere il salto e i discepoli, sconcertati, si chiedono come sia possibile seguire una strada tanto impegnativa. Gesù li rassicura: la ricchezza è stata l'ostacolo del giovane, si è fatto ingannare. Gesù ammonisce i suoi discepoli: la ricchezza può ingannare perché promette ciò che non può donare: è solo un ingombro del cuore. Il Signore ci chiede di essere liberi e di donare il nostro cuore alla causa del Vangelo. E ne riceveremo cento volte tanto. Pietro, quasi a rasserenare Gesù, indica sé e gli altri come coloro che, diversamente dal ricco, hanno davvero lasciato tutto. Gesù li rassicura: hanno fatto bene perché stanno ricevendo centro volte tanto ciò che hanno lasciato. Così per noi: proviamo a pensare a quanto abbiamo ricevuto, seguendo il Signore!
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