LUNEDI', 9 GENNAIO 2023
Iniziamo oggi il "Tempo Ordinario". Questo tempo è detto "ordinario", perché in esso noi celebriamo, liturgicamente, il mistero del Cristo lungo il ritmo quotidiano delle settimane e delle Domeniche, attraverso la Sua Parola, i fatti, le parabole e i miracoli del Vangelo. Celebrare il mistero di Cristo nell'ordinario significa, dunque, vivere da veri suoi discepoli nella fedeltà di ogni giorno. Ed è molto bello e significativo che all'inizio di questo Tempo Ordinario la liturgia metta davanti a noi un invito pressante di Gesù, che ripete nella chiamata dei suoi primi quattro Apostoli nel Vangelo di oggi: «Venite dietro a me». Ad esso segue una duplice risposta: «E andarono dietro a Lui»: Simone e Andrea, Giacomo e Giovanni: «Subito andarono dietro a Lui». Per noi questo invito del Maestro è assai prezioso: in questo Anno Nuovo dobbiamo andare dietro a Gesù. È Lui che deve tracciare il cammino, non noi! Chi stabilisce autonomamente il proprio cammino, vive nella solitudine più profonda, anche se è attorniato dalla folla. Chi invece "va dietro a Gesù" è sempre con Lui, con l'Amico per eccellenza, col Signore. Seguire Gesù presenta due aspetti: un aspetto di umiltà, di sacrificio, di rinuncia e un aspetto positivo, "siamo con Lui". Essere con Gesù significa non essere soli, non essere nelle tenebre ma nella luce, perché Gesù ha detto: "Chi segue me non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita". Chi segue Gesù è sempre con Lui, con il suo fratello e Signore, ed è in una gioia immensa. Di fronte ad ogni gioia e ad ogni tristezza chiediamoci: "Chi sto seguendo adesso?", così vedremo dove sono le vere gioie e non ci lasceremo ingannare da gioie false. Se seguo il Signore sono nella strada della vera gioia; se seguo il Signore anche le mie pene sono feconde. Chiediamo a Gesù che ci dia il desiderio di seguirlo sempre, anche a prezzo delle rinunce che questo può comportare, per vivere nella gioia vera.
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