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PAROLA DELLA SETTIMANA : DOMENICA, 13 AGOSTO 2023
Inviato da Alba il 11/8/2023 20:40:00 (69 letture)


SECONDA SETTIMANA DI AGOSTO 2023


La paura e la mancanza di coraggio rappresentano un notevole ostacolo ad una vita di fede e d'amore. Anche noi, proprio come gli apostoli sulla barca, possiamo lasciarci paralizzare dalla paura, che ci impedisce di vedere quanto Cristo ci sia vicino. Egli è l'Emmanuele, il Dio-con-noi, ed è anche il Dio della natura, che comanda alle tempeste e a tutte le forze distruttrici: "Egli annunzia la pace... La sua salvezza è vicina a chi lo teme"; anche quando ci sembra di essere su una barca a "qualche miglio da terra e... agitata dalle onde, a causa del vento contrario", Egli non è mai lontano da ognuno di noi. Come san Pietro, dobbiamo essere pronti a rischiare la nostra sicurezza e l'eccessiva preoccupazione per noi stessi, se vogliamo che la nostra fede si rafforzi. Cristo dice ad ognuno di noi: "Vieni". Per rispondere e per andare a Lui, a volte, dobbiamo attraversare le acque della sofferenza. Che cosa succede, allora, quando, sentendo la forza del vento, cominciamo ad avere paura e ad affondare? Per superare la paura si deve seguire l'esempio di Gesù: "Salì sul monte, solo, a pregare". La fede si rafforza solo con una pratica regolare della preghiera. 

PAROLA DELLA SETTIMANA : DOMENICA, 6 AGOSTO 2023
Inviato da Alba il 3/8/2023 20:10:00 (69 letture)


      


                  PRIMA SETTIMANA DI AGOSTO 2023


Nell'episodio della trasfigurazione, dopo aver udito la voce del Padre: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in Lui ho posto il mio compiacimento» ed avendo ricevuto il comando: «Ascoltatelo», i tre discepoli sono colti da un grande timore e cadono con la faccia a terra, ma subito Gesù si avvicina e li tocca confidenzialmente invitandoli ad alzarsi e a non temere. Infine Gesù pone il sigillo del silenzio su questa visione: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti». I tre discepoli hanno fatto l'esperienza di stare di fronte a Dio, di stare di fronte a Gesù, il Messia, la Parola di Dio diventata uomo: ora sono chiamati a fidarsi di Gesù ed ad ascoltarlo, a guardare i suoi gesti, ad imitarlo, a seguirlo, a continuare a contemplare questa gloria, nella fede e non più nella visione, fino al giorno in cui la contempleranno definitivamente nel Regno. Cerchiamo, nell'ascolto della Parola di Dio e nella preghiera assidua, di fare esperienza di Dio, di contemplare il volto glorioso del Signore, che un giorno sarà anche il nostro volto, perché saremo simili a lui, per avere la forza di riconoscere ora nelle nostre prove la presenza del Signore che ci ama e che non ci abbandona, e di riconoscere il volto sfigurato di Gesù nei sofferenti, negli oppressi, nel prossimo.


  

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PAROLA DELLA SETTIMANA : DOMENICA, 30 LUGLIO 2023
Inviato da Alba il 28/7/2023 16:30:00 (69 letture)


DOMENICA , 30 LUGLIO 2023


Gesù ci presenta l'incontro con Dio, come la scoperta di un tesoro o di una perla d'inestimabile valore. Ci provoca dicendo che l'incontro con Dio è la cosa più bella che ci possa capitare. Il primo personaggio della parabola trova il tesoro, per caso, mentre il mercante trova la perla solo dopo una lunga ricerca. Sono le due condizioni per cui si giunge alla fede. Entrambi, però, provano una gioia incontenibile, che fa passare in secondo piano tutto il resto, tutto ciò che credevano essenziale. La gioia dello scoprirsi amati da Dio, è questo il tesoro o la perla, che fanno passare in secondo piano tutto il resto. Questo significa che il vero convertito, non sottolinea ciò che perde, ma quello che trova, non dice: "ho lasciato", ma: "ho trovato". L'Essenziale è Dio, il Dio della gioia. Molti pensano che la fede sia qualcosa di giusto, doveroso, importante, ma terribilmente noioso e se ne tengono a distanza, giustamente, ma questa parabola ci fa capire che non è così. È la gioia che spinge, è la gioia che converte e convince, è la gioia che fa cambiare. Infine Gesù paragona il regno dei cieli a una rete gettata nel mare, che raccoglie pesci buoni e cattivi, come il grano cresce insieme alla zizzania. Quando, però la rete è tirata a riva, vengono gettati via i pesci cattivi, mentre i pesci buoni entrano nel canestro. Questa separazione avverrà solo alla fine e solo a Dio spetta. Noi dovremo solo pensare a convertirci, imparando a discernere il bene dal male, ricordando le parole di Sant'Agostino:  "Nell'ultimo giorno, molti che pensavano di essere dentro, si scopriranno fuori, mentre molti che pensavano di essere fuori, saranno dentro".

PAROLA DELLA SETTIMANA : QUARTA SETTIMANA DI LUGLIO 2023
Inviato da Alba il 23/7/2023 13:10:00 (64 letture)






TERZA SETTIMANA DI LUGLIO 2023


"Lasciate che zizzania e grano crescano insieme fino alla mietitura": cioè il male e il bene devono crescere insieme, Gesù non vuole una comunità di migliori e di puri, non divide i buoni dai cattivi, non è ancora il tempo della mietitura. Una religione che si ritenga superiore alle altre, è una religione aggressiva e pericolosa, perché ogni superiorità crea inferiorità. Il Dio divenuto agnello, ci dice che il mondo è salvato dal Crocifisso, non dai crocifissori. Il regno di Dio, Gesù lo paragona a un granello di senape, un seme piccolissimo, che cresce dappertutto. Il regno di Dio, quindi puoi anche non vederlo, non è spettacolare, può arrivare dove meno te lo aspetti. Tutto ciò che riguarda Dio, all'inizio è piccolo, ma se gli dai spazio, se lo lasci crescere, è capace di riempire il mondo. Infine Gesù paragona il regno al lievito, che una donna impastò con la farina. L'attenzione qui è tutta rivolta all'azione del lievito nascosto, che fa crescere la pasta. Gesù ci dice che la vita non si cambia con qualche atto eroico, ma attraverso i piccoli e ripetuti gesti quotidiani, che rendono la vita più umana e più vera. La bella notizia di questa domenica è che il mondo non ha bisogno di cristiani perfetti, ma di discepoli, consapevoli del proprio limite, che Dio riempie di tenerezza.

PAROLA DELLA SETTIMANA : TERZA SETTIMANA DI LUGLIO 2023
Inviato da Alba il 10/7/2023 20:00:00 (65 letture)


 TERZA SETTIMANA DI LUGLIO 2023


Il seminatore non sta a guardare la qualità del terreno, ma sparge il seme dappertutto, anche là dove, sicuramente, non potrà germogliare. Perché Dio spreca i suoi doni? Perché fa piovere anche sugli ingiusti? Perché semina anche su terreni aridi? Noi tante volte vorremmo anticipare il giudizio finale e ci piacerebbe che Dio, già quaggiù, punisse chi si comporta male; il Signore, però, ha uno sguardo più ampio del nostro ed è capace di dare fiducia. Il Signore sa che nessun terreno è così sassoso e duro da non poter cambiare e sa anche che dentro a ciascuno di noi, c'è un terreno a volte arido e a volte fertile. Dio ci dà fiducia e a volte ricava frutti da terreni aridi. Noi però non siamo solo il terreno, siamo anche il seminatore, tutto quello che esce dalla nostra bocca, si sparge sul terreno dei fratelli. Purtroppo però, dalla nostra bocca non escono soltanto parole che danno coraggio e fiducia, ma critiche, maldicenze, chiacchiere, che sono come semi cattivi che germogliano e non è più possibile estirpare. Il Signore ci conceda di imitarlo nello spargere parole che diano frutto. 

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