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IL SAPERE IN PILLOLE : GIOVEDI', 30 MAGGIO 2024
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Inviato da Alba il 30/5/2024 10:20:00 (212 letture) |
GIOVEDI', 30 MAGGIO 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
Oggi, Cristo esce a trovarci. Tutti siamo Bartimeo: quel cieco vicino al quale passò Gesù e saltò gridando fino che le prestasse attenzione. Forse abbiamo un nome un po' più gradevole... però la nostra debolezza umana (morale) assomiglia la cecità che soffriva il nostro protagonista. Neanche noi raggiungiamo a vedere che Cristo vive nei nostri fratelli e, così, li trattiamo come li trattiamo. Forse non arriviamo a vedere nelle ingiustizie sociali, nelle strutture di peccato, una chiamata offensiva ai nostri occhi per un impegno sociale. Chissà non intravediamo che «c'è più felicità nel dare che nel ricevere», che «nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici». Vediamo nuvoloso quello che è nitido: che le illusioni del mondo portano alla delusione, e che i paradossi del Vangelo, dopo le difficoltà, procurano frutto, realizzazione e vita. Siamo veramente non vedenti, ma non eufemisticamente, ma in realtà: nostra volontà indebolita per il peccato eclissa la verità nella nostra intelligenza e scegliamo quello che non ci conviene.
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IL SAPERE IN PILLOLE : GIOVEDI', 23 MAGGIO 2024
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Inviato da Alba il 22/5/2024 17:30:00 (214 letture) |
GIOVEDI', 23 MAGGIO 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
Siamo chiamati a conservare l'autentica Parola del Signore. Siamo invitati a non lasciare corrompere il messaggio del vangelo, preservandolo con il sale. E la fede va purificata con il fuoco per potere essere credibili. Mettiamo attenzione, continua Gesù, conserviamo la fede, purifichiamola per non essere un muro che impedisce a chi cerca il Signore di incontrarlo. Non ci accada di essere di ostacolo ai piccoli. Meglio finire in fondo al mare con una macina legata al collo... Prendiamo molto sul serio la preoccupazione del Signore. Valutiamo sempre con obiettività il nostro comportamento e la nostra coerenza, soprattutto se abbiamo dei posti di responsabilità all'interno della comunità. Se a Gesù sta così a cuore questo aspetto, non siamo da meno nell'essere molto severi con noi stessi!
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IL SAPERE IN PILLOLE : MERCOLEDI', 22 MAGGIO 2024
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Inviato da Alba il 21/5/2024 18:00:00 (206 letture) |
MERCOLEDI', 22 MAGGIO 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
Il vero cristiano non fa del proprio credo una setta o un gruppo di fanatici. È disposto anzi a credere che la verità può germinare spontaneamente anche in chi sta al di là, in chi vive un'esistenza lontana dalle proprie concezioni. Ricordiamo che lo Spirito di verità suscita barlumi della sua potenza anche fra i pagani e che i Padri parlano di "semi del Verbo" diffusi in tutte le culture e in tutte le epoche. Se il mio occhio è puro, tutto sarà nella luce, e sarà più facile vedere il bene anche nelle iniziative degli altri: non sarò geloso dell' "erba più verde" del mio vicino. Se il mio cuore è abitato dall'amore, sarò indulgente ed accogliente, soprattutto nei confronti di chi non porta acqua al mio mulino.
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IL SAPERE IN PILLOLE : MARTEDI', 21 MAGGIO 2024
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Inviato da Alba il 20/5/2024 18:10:00 (224 letture) |
MARTEDI', 21 MAGGIO 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
Il Signore insegna e profetizza sulla propria vita, e senza rassegnarsi perché sa che un giorno anche loro capiranno, decide di parlare con l'eloquenza di un gesto: prende un bambino, lo mette in mezzo, lo addita ad esempio, utilizza il linguaggio non verbale di un caldo abbraccio e lascia che sia un infante a proferire il magistero più alto, lascia che un anonimo terzo attiri gli sguardi e l'attenzione di tutti, perché si ritrovi la direzione giusta, e come è per i bambini il presente sia uno sbocciare di vita aperto alla speranza.
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IL SAPERE IN PILLOLE : LUNEDI', 20 MAGGIO 2024
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Inviato da Alba il 17/5/2024 19:50:00 (133 letture) |
LUNEDI', 20 MAGGIO 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
Il dolore è straziante ma la madre sta. Dimora, irremovibile nella fede. In quel momento solo lei e pochi altri rappresentano la Chiesa. Si sono stancati i discepoli, sono fuggiti gli apostoli, la nascente Chiesa si è sbriciolata al primo soffio di vento. Maria no. La prima che ha creduto non cede, dimora, resta ai piedi della croce. E quel dimorare l'ha fatta diventare icona di speranza per quanti, nella storia, hanno vissuto momenti tragici. Quel dolore affrontato senza cedimenti, senza tracolli, è diventato l'albero alla cui ombra ci rifugiamo. Quando il dolore ci interrompe la vita e sembra cancellare ogni cosa, Maria ci sostiene e ci aiuta a non cedere, a dimorare, a credere. A lei affidiamo la nostra vita nel momento della prova, per imparare ad attendere la resurrezione.
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