SECONDA SETTIMANA DI SETTEMBRE 2016

Data 12/9/2016 17:50:00 | Categoria: PAROLA DELLA SETTIMANA


PAROLA DELLA SETTIMANA




Le parabole del Vangelo di oggi indicano anzitutto la gioia di aver ritrovato qualcosa che si era perduto. Si parla della pecorella smarrita, che l'allevatore riporta all'ovile portandosela sulle spalle; si tratta anche della moneta che una donna aveva perduto e che ha ritrovato e fa festa con le vicine. Si parla poi anche di un figlio perduto e della gioia di ritrovarlo. Un figlio che chiede al padre quella parte dei suoi beni che normalmente ci spetta alla morte del genitore. Il padre, nonostante tutto, divide le sue sostanze e dà al figlio una parte. Il figlio esce di casa e se ne va lontano sprecando tutto in modo dissoluto, fino a trovarsi povero e bisognoso di trovare un lavoro per potersi sfamare. Trova un posto come guardiano di porci e manca del cibo necessario. Ripensando alla casa di suo padre, riflette sul fatto che i suoi salariati  stanno meglio di lui. Decide di tornare a casa, accontentandosi di essere trattato come uno dei salariati del padre. Quando sta per raggiungere la casa del padre, questi gli va incontro e lo abbraccia. Non gli lascia nemmeno dire che si accontenta di essere trattato come un servo. Lo accoglie come si accoglie un figlio, anzi organizza una grande festa in suo onore: fa uccidere il vitello grasso per preparare una grande cena. Tutto è gioia, ma arriva a casa dai campi il fratello maggiore che sente la musica e vede tutto quel movimento. Quando apprende il motivo di quella festa rimane colpito negativamente e si rifiuta di entrare. Il padre gli va incontro e gli spiega la sua gioia per il ritorno del figlio che era stato tanto tempo lontano, ma egli, invece di festeggiare col padre quel ritorno e di gioire per la ritrovata gioia del padre, si lamenta di non aver mai avuto dal padre nemmeno un capretto per far festa con i suoi amici, lui che lo ha servito sempre. Non si è mai accorto, infatti, di essere padrone di tutto insieme al padre e di averlo sempre avuto con sé. Non riesce a rallegrarsi col padre, del quale non ha percepito la sofferenza degli anni trascorsi quando il figlio minore era lontano. Non si accorge nemmeno di essere lui stesso, nonostante le apparenze, un figlio lontano.





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