SECONDA SETTIMANA DI MARZO 2021

Data 13/3/2021 10:50:00 | Categoria: PAROLA DELLA SETTIMANA


PAROLA DELLA SETTIMANA


SECONDA SETTIMANA DI MARZO 2021


L'evangelista Giovanni si rifà al momento in cui Gesù viene innalzato, chiamato qui il Figlio dell'uomo e mediante questa elevazione, chiunque crede in lui ha la vita eterna. Coloro che si immergono nel mistero della redenzione comprendono che Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. La missione di Cristo è finalizzata alla redenzione e alla salvezza dell'umanità e San Giovanni incentrata la sua riflessione sulla persona di Cristo proprio sul tema dell'amore redentivo, al punto tale che Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Gesù salvatore è colui che è innalzato sulla croce e da questo trono regale, anche se umiliante, sprigiona la forza dell'amore e della salvezza per tutti gli uomini. Occorre avere fede in Lui. Infatti chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. Credere in Cristo non è un semplice professione di fede pronunciata con le labbra, ma un vivere di Lui, in Lui e per Lui. Cristo deve essere la luce che rischiara le tenebre dell'errore e del male per diradarle e fare spazio alla verità e al bene. Occorre che ci si lasci illuminare dalla sua parola e dalla sua vita. Chiunque fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. In altri termini chi vive in peccato, lontano dalla grazia di Dio, invece di cambiare vita, persiste nel suo operare peccaminoso e malvagio e non si converte mai. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio. Riscopriamo la bellezza della gioia nella vita di tutti i giorni, anche quando la croce si alza nei nostri cammini quotidiani fatti di tanti ostacoli e sofferenze, molte volte indicibili e non percettibili agli occhi di chi ci sta vicino o lontano, ma non è sintonizzato sui nostri stessi parametri esistenziali e religiosi. "Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siamo stati salvati. Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone". In questa domenica della letizia ci venga in aiuto il santo che in questo tempo ci sta accompagnando ed è San Giuseppe, patrono della Chiesa universale, al quale affidiamo la nostra sincera volontà di conversione all'amore e alla gioia.




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