SECONDA SETTIMANA DI GENNAIO 2023

Data 7/1/2023 6:20:00 | Categoria: PAROLA DELLA SETTIMANA






SECONDA SETTIMANA DI GENNAIO 2023


Giovanni il Battista invita il popolo a prepararsi alla venuta imminente del Messia. A lui è concesso di contemplare ciò a cui aspira ogni uomo che prega e che contempla: Giovanni percepisce e insieme accoglie il mistero di Dio, quello del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Giovanni vede il Figlio, il Verbo eterno di Dio, e lo indica già come il Salvatore. Sente il Padre, che nessuno riesce a vedere, testimoniare e attestare che quello è davvero suo Figlio. Percepisce poi la presenza dello Spirito che si posa sulla superficie dell'acqua. È lo Spirito che è sceso su Maria, generando in Lei la vita umana e divina. È lo Spirito che scenderà un giorno sugli apostoli perché fecondino la terra e le diano vita eterna. E, pur avendo avuto un altro Battesimo, altrimenti efficace, anche noi siamo stati battezzati "nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo". E, secondo la promessa, la Santa e Divina Trinità pone in noi la sua dimora. Essa trasforma la nostra vita, affidandola a Dio e attirandoci verso di Lui con la forza di attrazione della risurrezione. Dopo trent'anni di silenzio e normalità, il Figlio di Dio, atteso dalle genti, non inizia il suo ministero pubblico con un solenne discorso nella piazza centrale di Gerusalemme o con un miracolo portentoso per lasciare tutti a bocca aperta, ma si mette in fila con i peccatori per farsi battezzare! Gesù svela il volto della solidarietà di Dio che cammina con il suo popolo, di un Dio che si mette in fila senza corsie preferenziali, di un Dio che ha fame e sete, si stanca e ha sonno, piange per un amico, si commuove e si appassiona, ama e perdona. Troppo spesso abbiamo pensato a Dio come un essere perfetto e distante, freddo e calcolatore, seduto su una nuvola a dettare comandamenti e sentenze. Gesù frantuma questa immagine di Dio. L'unico modo per sapere com'è Dio è guardare Gesù, la sua vita, le sue parole e le sue scelte. Lui, e solo Lui, è immagine del Dio invisibile. La sua Chiesa deve continuare questa missione: scendere dalle cattedre, stare con la gente,  ascoltare, accompagnare e accendere speranza nei cuori frantumati dal dolore o dalla povertà. È un cammino impegnativo di conversione, di spogliazione e di umiltà. Che lo Spirito di Dio ci infiammi di passioni e ci faccia volare leggeri sulle ali della grazia.




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