PAROLA DELLA SETTIMANA

La prima domenica dopo Pasqua, che si chiamava Domenica in Albis, perché coloro che erano stati Battezzati nella notte di Pasqua portavano l'abito bianco, è stata dedicata, dal Papa Santo Giovanni Paolo II alla Divina Misericordia.
Gesù appare ancora a porte chiuse nel Cenacolo e vi trova anche Tommaso, che era assente la volta precedente. Gesù saluta ancora dicendo: «Pace a voi!», poi si avvicina a Tommaso, perché, toccando le Sue piaghe, si convinca che Egli è veramente risorto. La fede di Tommaso si manifesta anche più certa e completa e si esprime nell'esclamazione "Signore mio e Dio mio!"
Lo riconosce Signore come uomo, ma testimonia anche che Egli è Dio.
Gesù vuole proprio questo dagli Apostoli e dai Discepoli, quindi anche da noi: che lo riconosciamo Dio, quindi che accettiamo tutto quello che ci dice e che ubbidiamo alla Verità che Egli ci annuncia, conformando la nostra vita al progetto che Egli ha fatto per ciascuno di noi. Infatti nel grande progetto di Dio ciascuno è importante e può migliorare il mondo solo se svolge il compito che a lui è stato assegnato. Il Signore ci chiama individualmente: stiamo dunque in ascolto e non facciamo mancare a noi ed ai nostri fratelli quello che spetta a noi donare. Ci aiuti sempre il Signore.
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