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Rubriche > PREGHIERE > PREGHIERE PER LA COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI
PREGHIERE PER LA COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI
Rubrica curata da Alba su 2/11/2010 (2003 Letto)


PREGHIERA PER LA COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI

Legenda: A-G -L 1-L 2-L 3-M 1-M 2-M 3- R 1-R 2

G - O Dio vieni a salvarci

R 1 - Signore, vieni presto in nostro aiuto

G -Segno della Croce: Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

R 1 - Amen


G - Inno (G e R 1)



G - O Re d’immensa gloria,

fatto uomo per noi,

Tu vincesti la morte.



R 1 -
Nell’esodo pasquale

affrontasti il nemico,

per liberare gli uomini.





O Cristo redentore,

guida da morte a vita

chi spera nel tuo nome.



Quando verrai per le nozze,

fa’ che ognuno ti attenda

con la lampada accesa.



Accogli i tuoi fratelli

nel regno dei beati

per la gloria del Padre.



A te, Gesù, sia lode,

al Padre ed allo Spirito

nei secoli dei secoli.
Amen

A - Antifona

Se tu guardi le colpe, o Signore,

chi resisterà?


SALMO 129   (L 1 e L 2)


L 1 - Dal profondo a te grido, o Signore; *

Signore, ascolta la mia voce.

Siano i tuoi orecchi attenti *

alla voce della mia preghiera.



L 2 -
Se consideri le colpe, Signore, *

Signore, chi potrà sussistere?

Ma presso di te è il perdono, *

perciò avremo il tuo timore.





Io spero nel Signore, *

l'anima mia spera nella sua parola.

L'anima mia attende il Signore *

più che le sentinelle l'aurora.



Israele attenda il Signore, *

perché presso il Signore è la misericordia,

grande è presso di lui la redenzione; *

egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.



Gloria al Padre e al Figlio *

e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre, *

nei secoli dei secoli. Amen.

A -

Se tu guardi le colpe, o Signore,

chi resisterà?





A - Antifona

Esulteranno nel Signore

i corpi umiliati nella morte.


SALMO 50 
(M 1 e M 2)



M 1 -
Pietà di me, o Dio,

secondo la tua misericordia; *

nel tuo grande amore

cancella il mio peccato.



M 2 -
Lavami da tutte le mie colpe, *

mondami dal mio peccato.

Riconosco la mia colpa, *

il mio peccato mi sta sempre dinanzi.



Contro di te, contro te solo ho peccato, *

quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto;

perciò sei giusto quando parli, *

retto nel tuo giudizio.



Ecco, nella colpa sono stato generato, *

nel peccato mi ha concepito mia madre.

Ma tu vuoi la sincerità del cuore *

e nell'intimo m'insegni la sapienza.



Purificami con issopo e sarò mondato; *

lavami e sarò più bianco della neve.

Fammi sentire gioia e letizia, *

esulteranno le ossa che hai spezzato.



Distogli lo sguardo dai miei peccati, *

cancella tutte le mie colpe.

Crea in me, o Dio, un cuore puro, *

rinnova in me uno spirito saldo.



Non respingermi dalla tua presenza *

e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia di essere salvato, *

sostieni in me un animo generoso.



Insegnerò agli erranti le tue vie *

e i peccatori a te ritorneranno.

Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza, *

la mia lingua esalterà la tua giustizia.



Signore, apri le mie labbra *

e la mia bocca proclami la tua lode;

poiché non gradisci il sacrificio *

e, se offro olocausti, non li accetti.



Uno spirito contrito *

è sacrificio a Dio,

un cuore affranto e umiliato, *

tu, o Dio, non disprezzi.



Nel tuo amore

fa grazia a Sion, *

rialza le mura

di Gerusalemme.



Allora gradirai i sacrifici prescritti, *

l'olocausto e l'intera oblazione,

allora immoleranno vittime *

sopra il tuo altare.



Gloria al Padre e al Figlio *

e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre, *

nei secoli dei secoli. Amen.


A - Esulteranno nel Signore

i corpi umiliati nella morte.


A - Antifona

Come il Padre risuscita e dà la vita,

anche il Figlio dà la vita a quelli che ama.


CANTICO    (R 1 e R 2)




R 1 -
Cristo Gesù, pur essendo di natura divina, *

non considerò un tesoro geloso

la sua uguaglianza con Dio;





R 2 -
ma spogliò se stesso, †

assumendo la condizione di servo *

e divenendo simile agli uomini;



apparso in forma umana, umiliò se stesso †

facendosi obbediente fino alla morte *

e alla morte di croce.




Per questo Dio l'ha esaltato *

e gli ha dato il nome

che è al di sopra di ogni altro nome;



perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi †

nei cieli, sulla terra *

e sotto terra;




e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, *

a gloria di Dio Padre.



Gloria al Padre e al Figlio *

e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre, *

nei secoli dei secoli. Amen.


A - Come il Padre risuscita e dà la vita,

anche il Figlio dà la vita a quelli che ama.


L 1 -
Dal libro del profeta Isaia

Preparerà il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati. Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli e la coltre che copriva tutte le genti. Eliminerà la morte per sempre; il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto; la condizione disonorevole del suo popolo farà scomparire da tutto il paese, poiché il Signore ha parlato. E si dirà in quel giorno: "Ecco il nostro Dio; in lui abbiamo sperato perché ci salvasse; questi è il Signore in cui abbiamo sperato; rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza.

L 2 - Dalla Lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro
sono figli di Dio.

E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per
ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo
del quale gridiamo: "Abbà, Padre!".

Lo Spirito stesso attesta al nostro
spirito che siamo figli di Dio.

E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi
di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per
partecipare anche alla sua gloria.

Io ritengo, infatti, che le sofferenze
del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere
rivelata in noi.

La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione
dei figli di Dio;

essa infatti è stata sottomessa alla caducità - non per
suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa - e nutre la speranza


di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare
nella libertà della gloria dei figli di Dio.

Sapppiamo bene infatti che
tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto;

essa
non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo
interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.


L 3 - Dal Vangelo  secondo Matteo

Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».

M 1 - MEDITAZIONE DI Sant'Efrem Siro, diacono in Siria, dottore della Chiesa

«Tutta la creazione geme e soffre nelle doglie del parto... anche noi gemiamo interiormente aspettando la redenzione del nostro corpo » La contemplazione del Paradiso mi ha rapito con la sua pace e la sua bellezza. Ivi dimora la bellezza senza macchia, ivi risiede la pace senza tumulto. Beato chi meriterà di riceverlo, se non per giustizia, almeno per bontà; se non a causa delle opere, almeno per pietà...

Quando il mio spirito è tornato sulle rive della terra, madre delle spine, ogni sorta di dolori e di mali mi sono venuti incontro. Così ho capito che la nostra terra è una prigione. Eppure i prigionieri che vi sono rinchiusi piangono quando ne escono.

Mi ha stupito anche il fatto che i bambini piangessero quando escono dal grembo materno: piangono mentre escono dalle tenebre per andare verso la luce, da uno spazio stretto verso la vastità dell'universo.

Così la morte è per gli uomini come una specie di parto: coloro che muoiono piangono al lasciare l'universo, madre dei dolori, per entrare nel Paradiso di delizie.


M 2 - Meditazione di San Cipriano (circa 200-258), vescovo di
Cartagine e martire 


                                            
La nostra vera dimora

Fratelli, occorre non perdere mai di vista che abbiamo
rinunziato al mondo e ora vi abitiamo come ospiti di passaggio, da stranieri e
pellegrini (Eb 11,13). Accogliamo con gioia il giorno che trasferirà ognuno alla
sua propria dimora, ci strapperà di qui, ci scioglierà dai legami di questo
mondo e ci condurrà al paradiso e al Regno dei cieli. Quale viaggiatore, dopo
aver soggiornato qualche tempo all'estero, non avrebbe fretta di rientrare in
patria? Quale navigatore desideroso di rivedere la famiglia non si augurerebbe
ardentemente un vento favorevole per abbracciare al più presto i suoi cari? La
nostra patria è il paradiso. I nostri padri, fin dall'inizio, sono i patriarchi.


        Perché non ci affrettiamo a vedere la nostra patria, perché non
corriamo a salutare la nostra vera famiglia? Là ci aspetta un gran numero di
persone a noi care: una folta schiera di parenti, di fratelli e di amici; essi
sono già sicuri della propria salvezza e hanno a cuore la nostra, vogliono
vederci fra loro... Là sono il glorioso coro degli Apostoli, la folla esultante
dei Profeti, le innumerevoli schiere dei martiri con la corona della vittoria
contro il nemico e contro la sofferenza...; là risplendono le vergini...; là
ricevono la ricompensa coloro che hanno dato prova di compassione, che hanno
sempre amato sovvenendo alle necessità dei poveri e, fedeli ai precetti di Dio,
si sono elevati dai beni della terra ai tesori del
cielo. 

        Affrettiamoci quindi a raggiungerli, per trovarci al più
presto davanti a Cristo. Che Dio colga in noi questo desiderio profondo..., lui
che dona la ricompensa suprema della sua gloria a coloro che la desiderano col
massimo ardore.

M 3 - MEDITIAMO  AIUTATI  DALLA  PAROLA  DI  DIO

Tu hai detto, Signore:

«Io sono la risurrezione e la vita: chi crede in me anche se muore, vivrà; e chiunque vive e crede in me non morirà in eterno».

Noi crediamo che Gesù è morto e risuscitato; così anche quelli che sono morti, Dio li radunerà per mezzo di Gesù insieme con lui.

Perché sei triste, anima mia, e ti agiti in me?  Spera in Dio: e un giorno lo potrai lodare.

Io lo so che il mio Redentore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere! Dopo che questa mia pelle sarà distrutta, senza la mia carne, vedrò Dio.

R 2 - Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. Egli infatti ha creato tutto per l'esistenza, le creature del mondo sono sane, in esse non c'è veleno di morte, né gli inferi regnano sulla terra, perché la giustizia è immortale.

Nell'ombra della morte non avrò paura,  perché tu sei con me, Signore.

Tu eliminerai la morte per sempre, asciugherai le lacrime su ogni volto; farai scomparire da tutto il paese la condizione disonorevole del tuo popolo poiché Tu hai parlato.

G - Dal potere delle tenebre, salva, Signore, le nostre anime.

Alzo gli occhi verso i monti: da dove ci verrà l'aiuto? Il nostro aiuto viene dal Signore, che ha fatto cielo e terra. Non lascerà vacillare i nostri piedi, non si addormenterà il nostro custode. Non si addormenta, non prende sonno, il custode della Chiesa. Il Signore è il nostro custode, il Signore è come ombra che ci copre, e sta alla nostra destra.

Di giorno non ci colpirà il sole, né la luna di notte. Il Signore ci proteggerà da ogni male,

egli proteggerà la nostra vita. Il Signore veglia su di noi, quando usciamo e quando entriamo, da ora e per sempre.

R 2 - Ascolta, Signore, la nostra preghiera: a te ritorna ogni mortale.

Ti esaltiamo, Signore, tu ci hai liberato.  Hai cambiato il nostro lamento in canto di gioia.

Benedetto il Signore Dio d'Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi una salvezza potente nella casa di Davide, suo servo, come aveva promesso per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo: salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano.

G - Ascolta, o Dio, la preghiera che la comunità dei credenti innalza a te nella fede del Signore risorto, e conferma in noi la beata speranza che insieme ai nostri fratelli defunti risorgeremo in Cristo a vita nuova.

Dov'è, o morte, la tua vittoria? Dov'è, o morte, il tuo pungiglione?  Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la legge. Siano rese grazie a Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!

R 1 - In te, Signore, abbiamo sperato, non saremo mai delusi. Esulteremo di gioia per la tua grazia.O Gesù, nostro Redentore, Tu che in croce affidasti a Giovanni la Madre, fa’ che Ella ci assista nell’ora della morte.Concedi, o buon Pastore, ai fratelli defunti di vedere il tuo volto nella gloria dei cieli.A te sia gloria, o Cristo, speranza delle genti, al Padre e al Santo Spirito nei secoli dei secoli. Amen.

A - Antifona al Magnificat

Quelli che il Padre mi ha dati, verranno a me;

e chi viene a me non lo respingerò.


CANTICO DELLA BEATA VERGINE (M 3 e R 2)





M 3 -
L'anima mia magnifica il Signore *

e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,



R 2 - perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *

D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.



Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *

e Santo è il suo nome:



di generazione in generazione la sua misericordia *

si stende su quelli che lo temono.



Ha spiegato la potenza del suo braccio, *

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;



ha rovesciato i potenti dai troni, *

ha innalzato gli umili;



ha ricolmato di beni gli affamati, *

ha rimandato i ricchi a mani vuote.



Ha soccorso Israele, suo servo, *

ricordandosi della sua misericordia,



come aveva promesso ai nostri padri, *

ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.



Gloria al Padre e al Figlio *

e allo Spirito Santo.



Come era nel principio, e ora e sempre *

nei secoli dei secoli. Amen.



A - Quelli che il Padre mi ha dati, verranno a me;

e chi viene a me non lo respingerò.



INTERCESSIONI (G e R 1)

- Nella tua misericordia, Signore, 

dona ai defunti la pace.

- Tu che verrai a giudicare i vivi e i morti

dona la tua pace.

- Cristo Salvatore, libera il nostro corpo mortale dal dominio del peccato,

donaci il premio della vita eterna.

- Cristo Redentore, guarda con bontà coloro che vivono senza speranza, perché non ti conoscono,

dona loro la fede nella risurrezione e nella vita futura.



- Tu, che aprendo gli occhi al cieco, ti sei rivelato allo stupore del suo sguardo,

rivela il tuo volto ai defunti, che sono ancora privi della tua visione gloriosa.



- O Signore, quando sarà disfatta la nostra tenda in questo mondo,

preparaci una casa eterna non costruita da mani d'uomo, nella pace della santa Gerusalemme.

- Dio Padre onnipotente, che ha risuscitato Gesù dai morti,

ridona la vita anche ai nostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito.

- Illuminàti da questa speranza, diciamo:

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,

venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti

come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci abbandonare alla tentazione,
ma liberaci dal male. Amen



- Affidiamo alla Beata vergine Maria le anime dei nostri defunti:

Ave, Maria, piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne

e benedetto è il frutto del Tuo seno Gesù.



Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen



G -
Preghiamo

O Dio, fonte di perdono e di salvezza, per l'intercessione della Vergine Maria e di tutti i santi, concedi ai nostri fratelli, parenti e benefattori, che sono passati da questo mondo a te, di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo nostro Signore.

R 1 - Amen


(Si recita per tre volte L'Eterno Riposo)

G -
L'Eterno riposo dona a loro, o Signore

R 1 - e splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace. Amen



G -
X
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.



R 1 -  Amen   


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