Menu principale

Login

Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!

Contatore visite

SmartSection is developed by The SmartFactory (http://www.smartfactory.ca), a division of INBOX Solutions (http://inboxinternational.com)
Rubriche > PREGHIERE > NOVENA DI NATALE ULTIMO GIORNO
NOVENA DI NATALE ULTIMO GIORNO
Rubrica curata da Alba su 27/9/2021 (476 Letto)



NOVENA DI NATALE


                        24 dicembre 2021

G 1 - Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

R 1- Amen



G 1 - Siamo qui radunati per invocare il Signore: susciti in noi il desiderio di una conversione sincera, perché rinnovati dal suo Spirito sappiamo attuare in ogni rapporto umano la giustizia, la mitezza e la pace. Il Signore è la luce che illumina il mondo



R 1 - Gloria, gloria cantiamo al Signore



G 1- Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti noi.

R 1 - Amen

G 1 - Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Zaccaria, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo: «Benedetto il Signore, Dio d'Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi un Salvatore potente nella casa di Davide, suo servo, come aveva detto per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo: salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano. Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri e si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, in santità e giustizia al suo cospetto, per tutti i nostri giorni. E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo, perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati. Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall'alto, per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell'ombra di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della pace».


L 1 - Riflessione

Il canto di Zaccaria viene comunemente ricordato come "Benedictus", perché inizia con la parola "Benedetto". E' un Inno composto di citazioni prese dai salmi e da altri testi profetici. Ha l'andatura di un canto in versi ed è di benedizione al Signore e di benedizione per il bambino appena circonciso. Come il Magnificat di Maria, anche il Benedictus è un inno che viene generato da un cuore colmo di gioia per la grande grazia ricevuta. È terminata la lunga notte di Zaccaria, costretto ad essere muto per non aver creduto all'annuncio dell'angelo Gabriele, per un periodo che è durato ben nove mesi. Egli dice che il Signore ha visitato il suo popolo e noi lo vediamo in quel Bambino che nasce per noi nella Notte Santa. La visita si fa concreta nella presenza di questo Bambino nato per noi, nato per amore, per donare la salvezza all'umanità. A noi spetta dire "sì" a questo Bambino, nostro Salvatore, e aprire le mani per accogliere la Grazia di questo Natale.



L 2 - Nella notte del mondo, nella notte del cuore, siamo pellegrini, Signore, come i Magi venuti da oriente, guidati dalla stella, alla ricerca di Colui, che solo, dà senso alla vita e alla storia. Giunti alla Tua presenza, presenza tenerissima di un Bambino, essi han fatto l'unica cosa degna dell'incontro con la Verità in persona.



R 1 - Venite, adoriamo il Cristo Salvatore



M 1 - Rallegrati figlia di Sion, esulta figlia di Gerusalemme: cco il Signore verrà, ed in quel giorno vi sarà grande luce, i monti stilleranno dolcezza, e dai colli scorrerà latte e miele, perché verrà un gran profeta, ed egli rinnoverà Gerusalemme.



R 1 - Venite, adoriamo il Cristo Salvatore



M 1 - Ecco dalla casa di David verrà il Dio uomo a sedersi sul trono; vedrete e godrà il vostro cuore.



R 1 - Venite adoriamo, il Cristo Salvatore



M 1 - Ecco verrà il Signore, il nostro Protettore, il Santo di Israele,

portando sul capo la corona regale, e dominerà da un mare all'altro e dal fiume ai confini estremi della terra.



R 1 - Venite adoriamo, il Cristo Salvatore



M 1 - Ecco apparirà il Signore e non mancherà di parola: e indugerà attendilo, perché verrà e non potrà tardare.



R 1 - Venite, adoriamo il Cristo Salvatore



M 1 - Il Signore discenderà come pioggia sul vello:

in quei giorni spunterà la giustizia e l'abbondanza della pace:

tutti i re della terra lo adoreranno e i popoli lo serviranno.



R 1 - Venite, adoriamo il Cristo Salvatore



M 1 - Nascerà per noi un bambino e sarà chiamato Dio forte: Egli siederà sul trono di Davide suo Padre e sarà un dominatore ed avrà sulle sue spalle la potestà regale.



R 1 - Venite, adoriamo il Cristo Salvatore



M 1 - Betlemme città del sommo Dio, da te nascerà il dominatore di Israele, la sua nascita risale al principio dei giorni dell'eternità e sarà glorificato in mezzo a tutta la terra, e quando Egli sarà venuto, vi sarà pace sulla nostra terra.



R 1 - Venite adoriamo, il Cristo Salvatore



L 1 - Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Ora invece, indipendentemente dalla legge, si è manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla legge e dai profeti; giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono. E non c'è distinzione: tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, in virtù della redenzione realizzata da Cristo Gesù. Dio lo ha prestabilito a servire come strumento di espiazione per mezzo della fede, nel suo sangue, al fine di manifestare la sua giustizia, dopo la tolleranza usata verso i peccati passati, nel tempo della divina pazienza. Egli manifesta la sua giustizia nel tempo presente, per essere giusto e giustificare chi ha fede in Gesù. Parola di Dio




R 2 - Si rallegrino i cieli ed esulti la terra; o monti, acclamate con gioia.



L 2 - Le montagne porteranno al popolo la pace, le colline annunceranno la giustizia. Il Signore, nostro Dio, viene e ci salva,  avrà compassione dei suoi miseri.



R 2 - O cieli, mandate la vostra rugiada,

la terra si apra e produca il Salvatore.



L 2 - O pastore d'Israele, ascolta il nostro grido,

risveglia la tua forza e vieni!



R 2 - O Signore degli eserciti, vieni a liberarci,

illumina il tuo volto e saremo salvi.



L 2 - Vieni, o Signore, vieni, non tardare,

e sciogli i peccati del tuo popolo.



R 2 - Perché sopra la terra si conosca la tua via, la tua salvezza in tutte le nazioni.



L 2 - Oh, se tu squarciassi i cieli e scendessi,

al tuo volto tremerebbero le montagne.



R 2 - Al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo,

sia gloria nei secoli. Amen!



 



R 3 - Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: "Costui accoglie i peccatori e mangia con loro". Ed egli disse loro questa parabola:

L 3 - Dal Vangelo secondo Luca

La parabola del Padre Misericordioso.



Disse ancora: "Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: "Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta". Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: "Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati". Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: "Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". Ma il padre disse ai servi: "Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l'anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: "Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo". Egli si indignò e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: "Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso". Gli rispose il padre: "Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; 32ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato" ». Il più giovane disse: "Padre dammi la parte di patrimonio che mi spetta". Dopo alcuni giorni il giovane raccolse le sue cose, partì per un paese lontano e sperperò tutte le sue sostanze. Quando ebbe speso tutto, si trovò nel bisogno allora si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. Mi leverò e andrò da mio Padre e gli dirò: Padre ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio disse:" Padre ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". Ma il Padre disse: "Facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore quando fu vicino casa, udì la musica e le danze; chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. Il servo rispose: "E' tornato tuo fratello". Egli si arrabbiò e non voleva entrare. Il Padre allora uscì a pregarlo. Ma lui rispose a suo Padre: "Ecco io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito a un tuo comando". Gli rispose il Padre: "Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato".

G 1 - Esame di coscienza

(Quando esaminiamo la nostra coscienza, occorre chiedere al Signore di essere illuminati per poter discernere il mistero che è in noi con l'aiuto del suo Spirito: siamo amati da Dio, siamo conosciuti da Lui meglio di quanto noi conosciamo noi stessi).



M 1 - Ho desiderio di Cristo, della sua Parola, della sua misericordia?



So guardare al futuro con il coraggio che nasce dalla consapevolezza di sapermi amato dal Padre della misericordia?



Mi apro all' azione dello Spirito Santo?



Dico il mio sì a Dio con la sua stessa fiducia?



Mi sento portatore delle novità di Cristo verso i miei familiari, gli amici e le persone che incontro?



So resistere alle preoccupazioni, confidando nella Provvidenza?



Questa mia speranza è realmente un annuncio per ogni persona che incontro?



So amare con fedeltà e perseveranza o rinuncio di fronte alle difficoltà?



Mi lascio condurre dal Signore nel mio cammino o piuttosto ho la pretesa di seguire un progetto personale? Sono attento a cogliere i segni della sua volontà?



L 1 - MAGNIFICAT

Antifona: O Radice di Jesse posta a segnale dei popoli: innanzi a cui faranno silenzio i re e che le genti invocheranno: vieni a liberarci e non tardare.



G 1 - L'anima mia magnifica il Signore *

e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore.



Perché ha guardato l'umiltà della sua serva *

d'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.



Grandi cose ha fatto in me l'onnipotente*

e Santo è il suo nome.



Di generazione in generazione la sua misericordia *

si stende su quelli che lo temono.



Ha spiegato la potenza del suo braccio,

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; *



ha rovesciato i potenti dai troni, *

ha innalzato gli umili.



ha ricolmato di beni gli affamati, *

ha rimandato i ricchi a mani vuote.



Ha soccorso Israele suo servo, *

ricordandosi della sua misericordia,



come aveva promesso ai nostri padri *

ad Abramo e alla sua discendenza per sempre.



Gloria al Padre e al Figlio *

e allo Spirito Santo.



Come era nel principio e ore e sempre *

nei secoli dei secoli. Amen.



L 1 - Antifona: O Radice di Jesse posta a segnale dei popoli: innanzi a cui faranno silenzio i re e che le genti invocheranno: vieni a liberarci e non tardare.



G 1 - Guarda benigno, o Padre, la nostra vita che deponiamo davanti alla mangiatoia del Tuo Figlio: la sua nascita trasformi ognuno di noi in creature nuove capaci di essere annunciatori di questo grande mistero portato nel mondo. Per Cristo nostro Signore.



R 1 - Amen











Naviga negli articoli
ESAME DI COSCIENZA ADULTI prossimo articolo

Dalle Rubriche

Power point

Dalla Galleria foto

ANNUNCIAZIONE: PRIMO MISTERO DELLA GIOIA
VISITAZIONE: SECONDO MISTERO DELLA GIOIA
ECCE HOMO DI GUIDO RENI
Foto 03.jpg
18.jpg

Cerca nel Sito