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PAROLA DELLA SETTIMANA : DOMENICA, 7 APRILE 2024
Inviato da Alba il 5/4/2024 13:50:00 (22 letture)


PRIMA SETTIMANA DI APRILE 2024


Non era presente, Tommaso, in quella sera piena di meraviglia. Non era con gli altri quando il loro Maestro era apparso dal nulla, mentre ancora, stupiti, commentavano il racconto dei due di Emmaus. Ma non si era lasciato prendere dall'entusiasmo, Tommaso, una volta tornato nella stanza al piano superiore. Non aveva creduto alle loro parole, non al Risorto. Non ha creduto ai suoi compagni. Troppo incoerenti, troppo deboli, troppo fragili. Come noi, poco credibili. Assolutamente poco credibili. Tommaso non crede ai suoi amici perché, onestamente, non sono credibili. Ma resta. Non fugge. Rimane. E fa bene, perché viene il Signore. Apposta per lui. Mostra le sue ferite e invita Tommaso a fare esperienza, a fare memoria, a guardare la concretezza, lo spessore della fede. Lo invita a tornare ai piedi di quella croce che ha denudato Dio, che ne ha svelato la potente forza d'amore. Deve immergersi in quella passione, non fuggirla. Deve andare oltre i segni dei chiodi e la ferita del costato, deve andare dentro, oltre, a fondo. Per coglierne la portata assoluta e devastante. Per attraversare il dolore, per superarlo. Ecco allora che Tommaso crede. L'incredulo diventa il più grande fra i credenti, il primo ad usare quel termine assoluto, Dio, riferito a Gesù. Sì, Gesù è Dio. E noi? Saremo beati se, crederemo pur non avendo visto , facciamo perciò nostra questa beatitudine, manifestando la nostra fede nel Risorto. 

IL SAPERE IN PILLOLE : VENERDI', 5 APRILE 2024
Inviato da Alba il 4/4/2024 20:00:00 (17 letture)


 VENERDI', 5 APRILE 2024


IL SAPERE IN PILLOLE


Il dogma di fede fondamentale del nostro credo, la risurrezione del Signore, è il più difficile da accogliere, il più contrario all'evidenza e al "buon senso", il più lontano dalla nostra esperienza. Per questo abbiamo bisogno di sentirlo ripetere e di avvertirne la portata sulla nostra pelle, non basta che ce ne abbiano parlato o che ne abbiamo una sommaria cognizione: occorre che Gesù si manifesti come "Signore" anche per noi, e non solo una volta, ma più volte, tutti i giorni! C'è bisogno di saziarsi di un cibo "ben cotto" che è Cristo stesso, offertosi come vero nutrimento per il mondo, come alba che accompagna tutte le notti dell'uomo, quando le illusioni della notte e i capricci della volontà umana si dissipano e ci si riveste di Lui.



IL SAPERE IN PILLOLE : GIOVEDI', 4 APRILE 2024
Inviato da Alba il 3/4/2024 19:00:00 (13 letture)


GIOVEDI', 4 APRILE 2024


IL SAPERE IN PILLOLE


L'apparizione di Gesù agli apostoli è strana e tuttavia familiare. Dice loro: "Pace a voi!". Ma essi sono colti dalla paura e pensano - come tanti tra coloro che hanno bisogno di una spiegazione - che si tratti di uno "spirito". Allora, egli fa toccare loro il suo corpo, e mangia davanti ai loro occhi, perchè non abbiano alcun dubbio sulla Sua Risurrezione, fondamento di tutta la predicazione.Gerusalemme, città della morte e della risurrezione, diventa la città dove gli apostoli ricevono lo Spirito Santo promesso e, con lui, la onnipotenza, che fa di loro dei testimoni per tutti i popoli della terra. 


IL SAPERE IN PILLOLE : MERCOLEDI', 3 APRILE 2024
Inviato da Alba il 2/4/2024 20:00:00 (10 letture)


MERCOLEDI', 3 APRILE 2024


IL SAPERE IN PILLOLE


Gesù risorto viene riconosciuto solo attraverso dei segni: i racconti delle apparizioni del risorto sono delle vere e proprie catechesi indirizzate alle nostre comunità. Come se gli evangelisti e i testimoni ci dicessero che da ora in avanti, Gesù lo possiamo raggiungere solo attraverso dei segni, dei sacramenti. Per la Maddalena il segno è stato il suo nome pronunciato con verità e affetto dal risorto. Il nome, nella tradizione biblica, indica la storia della persona: Maria capisce in quel momento di essere conosciuta e amata da sempre. Per i due pellegrini di Emmaus, invece, Gesù ricorre a mezzi più decisi: li trova scoraggiati, ripiegati su loro stessi e il loro dolore, la loro mente è annebbiata, la loro fede spenta. "Noi speravamo", dicono..... La frase più deprimente dell'intero Vangelo. Gesù, allora, li richiama severamente alla corretta interpretazione della Scrittura: le parole che hanno letto, meditato sono da interpretare come profezia di ciò che è accaduto. Ora lo Spirito soffia impetuoso e gli scoraggiati discepoli di Emmaus cominciano a capire. Ma solo davanti ad un altro segno, il pane spezzato, si accorgeranno di essere davanti al maestro Gesù. 


IL SAPERE IN PILLOLE : MARTEDI', 2 APRILE 2024
Inviato da Alba il 1/4/2024 20:00:00 (14 letture)


MARTEDI', 2 APRILE 2024


IL SAPERE IN PILLOLE


Maria commette il più pericoloso degli errori: non riesce ad abbandonare il sepolcro, non riesce a farsi una ragione del suo lutto, è così triste dall'avere perso Dio da non accorgersi che egli è lì accanto a lei! Può succedere, nella nostra vita, di essere travolti da eventi inattesi, da enormi sofferenze, da delusioni cocenti. In quei momenti a prevalere è il senso di vuoto e la morte interiore. In quei momenti preghiamo Dio come se Dio non ci fosse. La fede viene come travolta e spenta dalla disperazione. Proprio in quel momento il Signore ci raggiunge e ci invita a uscire dal sepolcro. Non c'è che un modo per superare la tristezza: non amarla. Non c'è che un modo per abbandonare il dolore: non affezionarsi al dolore. 


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