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IL SAPERE IN PILLOLE : LUNEDI', 8 APRILE 2024
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Inviato da Alba il 5/4/2024 14:00:00 (141 letture) |
LUNEDI', 8 APRILE 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
Ave Maria, rallegrati Maria, dice il principe degli angeli all'acerba adolescente di Nazareth. Sì, Maria, hai di che rallegrarti, hai di che gioire. Gioisci perché Dio interviene, perché entra nella Storia, perché non manderà più nessun profeta a parlare in sua vece ma lui, di persona, verrà a raccontarsi in Gesù. Rallegrati, Maria, perché Dio non ha scelto una delle ricche matrone di Roma, o la moglie di un filosofo greco, e non ha nemmeno scelto la moglie di un famoso rabbino di Gerusalemme. Rallegrati perché ha volto lo sguardo sul piccolo villaggio di Nazareth, poche case addossate alle grotte, fuori dalla strada principale. Rallegrati perché la storia viene cambiata: non sono più i potenti i protagonisti, né gli eroi o i buoni, ma i piccoli, i dimenticati. E Dio parte dalla periferia dell'Impero e di Israele e della Storia per rendersi presente. Rallegrati, Maria, perché ora la tua vita diventa la culla di Dio, la tua vita diventa la porta d'ingresso per l'infinito nel mondo. E rallegriamoci anche noi, oggi, per questa nostra sorella, la prima fra i credenti, la madre di ogni discepolo.
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PAROLA DELLA SETTIMANA : DOMENICA, 7 APRILE 2024
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Inviato da Alba il 5/4/2024 13:50:00 (139 letture) |
Non era presente, Tommaso, in quella sera piena di meraviglia. Non era con gli altri quando il loro Maestro era apparso dal nulla, mentre ancora, stupiti, commentavano il racconto dei due di Emmaus. Ma non si era lasciato prendere dall'entusiasmo, Tommaso, una volta tornato nella stanza al piano superiore. Non aveva creduto alle loro parole, non al Risorto. Non ha creduto ai suoi compagni. Troppo incoerenti, troppo deboli, troppo fragili. Come noi, poco credibili. Assolutamente poco credibili. Tommaso non crede ai suoi amici perché, onestamente, non sono credibili. Ma resta. Non fugge. Rimane. E fa bene, perché viene il Signore. Apposta per lui. Mostra le sue ferite e invita Tommaso a fare esperienza, a fare memoria, a guardare la concretezza, lo spessore della fede. Lo invita a tornare ai piedi di quella croce che ha denudato Dio, che ne ha svelato la potente forza d'amore. Deve immergersi in quella passione, non fuggirla. Deve andare oltre i segni dei chiodi e la ferita del costato, deve andare dentro, oltre, a fondo. Per coglierne la portata assoluta e devastante. Per attraversare il dolore, per superarlo. Ecco allora che Tommaso crede. L'incredulo diventa il più grande fra i credenti, il primo ad usare quel termine assoluto, Dio, riferito a Gesù. Sì, Gesù è Dio. E noi? Saremo beati se, crederemo pur non avendo visto , facciamo perciò nostra questa beatitudine, manifestando la nostra fede nel Risorto.
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IL SAPERE IN PILLOLE : VENERDI', 5 APRILE 2024
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Inviato da Alba il 4/4/2024 20:00:00 (114 letture) |
VENERDI', 5 APRILE 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
Il dogma di fede fondamentale del nostro credo, la risurrezione del Signore, è il più difficile da accogliere, il più contrario all'evidenza e al "buon senso", il più lontano dalla nostra esperienza. Per questo abbiamo bisogno di sentirlo ripetere e di avvertirne la portata sulla nostra pelle, non basta che ce ne abbiano parlato o che ne abbiamo una sommaria cognizione: occorre che Gesù si manifesti come "Signore" anche per noi, e non solo una volta, ma più volte, tutti i giorni! C'è bisogno di saziarsi di un cibo "ben cotto" che è Cristo stesso, offertosi come vero nutrimento per il mondo, come alba che accompagna tutte le notti dell'uomo, quando le illusioni della notte e i capricci della volontà umana si dissipano e ci si riveste di Lui.
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IL SAPERE IN PILLOLE : GIOVEDI', 4 APRILE 2024
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Inviato da Alba il 3/4/2024 19:00:00 (111 letture) |
GIOVEDI', 4 APRILE 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
L'apparizione di Gesù agli apostoli è strana e tuttavia familiare. Dice loro: "Pace a voi!". Ma essi sono colti dalla paura e pensano - come tanti tra coloro che hanno bisogno di una spiegazione - che si tratti di uno "spirito". Allora, egli fa toccare loro il suo corpo, e mangia davanti ai loro occhi, perchè non abbiano alcun dubbio sulla Sua Risurrezione, fondamento di tutta la predicazione.Gerusalemme, città della morte e della risurrezione, diventa la città dove gli apostoli ricevono lo Spirito Santo promesso e, con lui, la onnipotenza, che fa di loro dei testimoni per tutti i popoli della terra.
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IL SAPERE IN PILLOLE : MERCOLEDI', 3 APRILE 2024
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Inviato da Alba il 2/4/2024 20:00:00 (109 letture) |
MERCOLEDI', 3 APRILE 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
Gesù risorto viene riconosciuto solo attraverso dei segni: i racconti delle apparizioni del risorto sono delle vere e proprie catechesi indirizzate alle nostre comunità. Come se gli evangelisti e i testimoni ci dicessero che da ora in avanti, Gesù lo possiamo raggiungere solo attraverso dei segni, dei sacramenti. Per la Maddalena il segno è stato il suo nome pronunciato con verità e affetto dal risorto. Il nome, nella tradizione biblica, indica la storia della persona: Maria capisce in quel momento di essere conosciuta e amata da sempre. Per i due pellegrini di Emmaus, invece, Gesù ricorre a mezzi più decisi: li trova scoraggiati, ripiegati su loro stessi e il loro dolore, la loro mente è annebbiata, la loro fede spenta. "Noi speravamo", dicono..... La frase più deprimente dell'intero Vangelo. Gesù, allora, li richiama severamente alla corretta interpretazione della Scrittura: le parole che hanno letto, meditato sono da interpretare come profezia di ciò che è accaduto. Ora lo Spirito soffia impetuoso e gli scoraggiati discepoli di Emmaus cominciano a capire. Ma solo davanti ad un altro segno, il pane spezzato, si accorgeranno di essere davanti al maestro Gesù.
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