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IL SAPERE IN PILLOLE : VENERDI', 2 FEBBRAIO 2024
Inviato da Alba il 31/1/2024 20:00:00 (25 letture)


VENERDI', 2 FEBBRAIO 2024


IL SAPERE IN PILLOLE


Anna e Simeone, a differenza di molti altri, capiscono che quel bimbo è il Messia perché i loro occhi sono puri, la loro fede è semplice e perché, vivendo nella preghiera e nell'adesione alla volontà del Padre, hanno conquistato la capacità di riconoscere la ricchezza dei tempi nuovi. Prima ancora di Simeone e Anna è la fede di Maria che permette all'amore di Dio per noi, di tramutarsi nel dono offertoci in Cristo Gesù. Giovanni Paolo II nella "Redemptoris Mater" ci ricorda che "quello di Simeone appare come un secondo annuncio a Maria, poiché le indica la concreta dimensione storica nella quale il Figlio compirà la sua missione, cioè nell'incomprensione e nel dolore". 


IL SAPERE IN PILLOLE : MERCOLEDI', 31 GENNAIO 2024
Inviato da Alba il 30/1/2024 19:20:00 (26 letture)


MERCOLEDI', 31 GENNAIO 2024


IL SAPERE IN PILLOLE


Lo stupore e la meraviglia caratterizzano questo racconto. Sono stupiti i concittadini del Maestro che si interrogano sulla sua sapienza. È meravigliato e addolorato il Signore per il netto rifiuto della sua predicazione fra i suoi famigliari e parenti. È così: facciamo tanta fatica a vedere con sguardo nuovo le persone che ci stanno accanto, di cui presumiamo di conoscere ogni aspetto. Facciamo tanta fatica ad accogliere la Parola senza giudicare chi la pronuncia, come se la validità della stessa fosse necessariamente legata alle labbra di chi la proclama... Ha ragione, il Signore: spesso non accogliamo il messaggio del Vangelo perché ci fermiamo all'apparenza, di chi lo annuncia e opponiamo resistenza all'ascolto trincerandoci dietro i nostri possenti pregiudizi. 


IL SAPERE IN PILLOLE : MARTEDI', 30 GENNAIO 2024
Inviato da Alba il 30/1/2024 11:10:00 (23 letture)


MARTEDI', 30 GENNAIO 2024

IL SAPERE IN PILLOLE



Di fronte alla malattia e alla morte, tutte le differenze si attenuano. Ci sentiamo tutti uguali: ricchi e poveri, potenti e meschini, ebrei e pagani. È questa l'esperienza che fanno i due personaggi del vangelo di oggi. La perdita della salute, la morte di un essere caro ci mettono di fronte alla nostra impotenza, alla nostra piccolezza, ai nostri limiti. Fortunati, dunque, coloro che si rendono conto di essere semplicemente delle "creature" che hanno bisogno del loro Creatore. Giairo e la donna pagana sanno farlo. Essi si rivolgono a Gesù, lo cercano e, ognuno a suo modo, compiono un gesto pieno d'umiltà. Il Signore non si accontenta di essere gentile con due persone disperate; egli vuole molto di più. Egli vuole la loro fede in lui, salvatore del mondo. Entrambi devono credere, avere la fede, nel bel mezzo dell'indifferenza e della incredulità. Essi devono credere controcorrente. I momenti di sofferenza e di dolore possono diventare momenti di grazia. Essi ci allontanano dalle nostre false certezze, dalla fiducia troppo grande in noi stessi e nei nostri mezzi umani. Ci ricordano la nostra condizione di creature, di figli di Dio, di redenti. Possono risvegliare la nostra fede e la nostra fiducia. Ci aiutano non solo a cercare di strappare una guarigione al Signore, ma soprattutto a rimetterci alla sua volontà, nelle mani del Padre.


PAROLA DELLA SETTIMANA : DOMENICA, 28 GENNAIO 2024
Inviato da Alba il 27/1/2024 8:00:00 (28 letture)


FINE GENNAIO E INIZIO FEBBRAIO 2024


Gesù è un maestro speciale, diverso dagli scribi. Il suo insegnamento stupisce chi l'ascolta: non è statico e freddo, ma dà freschezza e nuova vita alle cose di Dio; non impone, ma propone. La sua Parola tocca nel profondo, apre orizzonti di vita, inquieta, sveglia la mente e scalda il cuore, responsabilizza. La gente infatti dice, che Egli insegna con autorità, cioè ti fa crescere dentro. L'autorevolezza di Gesù non ha nulla a che vedere con l'autoritarismo di chi impone una propria idea senza motivarla: parla dal profondo, parla con amore, mette l'uditore al centro del suo discorso,  perché davvero gli sta a cuore la salvezza e la felicità di chi accoglie la sua Parola. Lui non recita un ruolo, ma è credibile, perchè ciò che fa, coincide con quello che dice. Della potenza liberatrice di Gesù ben se ne avvede il Maligno, che si nascondeva nell'indemoniato della sinagoga, le sue lusinghe cadono nel vuoto, davanti alla parola salvifica di Cristo. 


IL SAPERE IN PILLOLE : LUNEDI', 29 GENNAIO 2024
Inviato da Alba il 27/1/2024 7:50:00 (49 letture)


LUNEDI', 29 GENNAIO 2024

COMMENTO AL VANGELO



L'indemoniato del Vangelo è il segno di una umanità, "disumanizzata" e "disumanizzante", di quello che succede quando si esclude ogni riferimento a Dio, ogni rapporto con Gesù. E' Gesù che "rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente l'uomo a se stesso". Non solo, ma il rapporto con Gesù, apre il rapporto con il creato, con gli altri e con se stessi . Il male è sempre contraddittorio, divide e crea divisione, impedisce di accogliere la vita e di gustarla in tutta la sua bellezza.  Satana conosce Gesù, ma Gesù conosce il cuore dell'uomo, il suo grande bisogno di "tornare a casa", di ritrovare l'immagine di Dio scritta nel proprio cuore! Gesù è il più forte, Gesù libera, Gesù ridà dignità!


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