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PAROLA DELLA SETTIMANA : DOMENICA , 24 SETTEMBRE 2023
Inviato da Alba il 23/9/2023 3:00:00 (55 letture)


QUARTA SETTIMANA DI SETTEMBRE 2023


Il Vangelo di questa domenica ci sembra alquanto strano! Ragionando secondo il nostro concetto di giustizia, proprio non riusciamo a capire. Vi è un padrone della vigna che, in orari differenti, manda operai a lavorare nella sua vigna. Con i primi che vanno a lavorare all'alba si accorda con loro per un denaro; poi ne manda altri dicendo: «ciò che è giusto ve lo darò». Poi esce a mezzogiorno e fa altrettanto. Poi esce verso le cinque e dice: «Perché siete qui senza far niente?... Andate anche voi nella mia vigna». Quando arriva la sera dobbiamo scoprire quanto il padrone darà agli ultimi e agli altri ai quali ha detto che avrebbe pagato il giusto. Cosa succede? Che appositamente chiama i lavoratori, iniziando dagli ultimi perché i primi li vedano: c'è una provocazione. Che cosa dicono i lavoratori che hanno lavorato tutta la giornata, pensando di ricevere di più, al vedere che il padrone dà a tutti un denaro? Mormorano contro il padrone: «Noi abbiamo sopportato il peso e il caldo». Ora, secondo la nostra logica è assurdo che dia paghe uguali; la consideriamo come un'ingiustizia perpetrata ai lavoratori della prima ora! Ma qui la parola ingiustizia non è proprio esatta. Infatti dice: «Io non ti ho fatto torto... io ho concordato per te con un denaro, sei forse invidioso?» Ecco la nostra mentalità: noi diamo se gli altri ci danno. Noi misuriamo tutto; diamo se riceviamo. L'ottica economica applicata alla fede diventa pericolosa, ci convince che possiamo ottenere dei benefici osservando determinate regole. Si elimina così l'ottica della gratuità. Per Dio, infatti, le cose funzionano secondo la grazia. Egli vuole che tutti gli uomini siano salvi. Vuole che tutti gli uomini lavorino nella sua vigna, vuole che tutti stiano nel suo amore, nella sua volontà, perché al di fuori di ciò vi è solo disperazione! Noi dovremmo essere felici che il Signore chiami gli ultimi, che questi giungano a conoscere l'amore di Dio. Dovremmo gioire invece di essere invidiosi! Chiediamo la grazia di saper gioire per ciò che di bello il Signore compie negli altri. Preghiamo perché tanti nostri fratelli e sorelle possano tornare al Signore.




PAROLA DELLA SETTIMANA : DOMENICA, 17 SETTEMBRE 2023
Inviato da Alba il 15/9/2023 20:10:00 (55 letture)


TERZA SETTIMANA DI SETTEMBRE 2023


Dopo la morte redentiva di Cristo l'uomo si trova in una situazione nuova: l'uomo è un perdonato.  Il Padre ormai ci vede in Cristo: figli giustificati. Il mio peccato può ancora indebolire il mio rapporto filiale con il Padre, ma non può eliminarlo. La miseria umana s'immerge nell'accoglienza purificatrice di Dio. Se questa è la novità portata da Cristo, anche il perdono umano deve adeguarsi ai parametri divini: "Siate misericordiosi come misericordioso è il Padre vostro". Se il Padre guarda l'uomo come perdonato in Cristo, io non lo posso guardare come un condannato. La comunità cristiana non pretende di essere una società di perfetti, ma vuole essere un luogo di perdono, una società di perdonati che ogni giorno gusta la gioia della benevolenza paterna e desidera renderla manifesta nel perdono reciproco.

PAROLA DELLA SETTIMANA : DOMENICA, 10 SETTEMBRE 2023
Inviato da Alba il 8/9/2023 19:50:00 (55 letture)


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Questa pagina di Vangelo è un monito a chi dirige la comunità, di non escludere nessuno, senza prima aver tentato ogni mezzo per correggerlo dal suo errore o dal suo peccato. Niente, infatti, è più delicato della correzione fraterna. La regola data da Cristo per la vita e la conduzione della comunità, è quella di tenere presente la gradualità del procedere. Ognuno deve lasciarsi guidare dalla preoccupazione di salvaguardare, con ogni cura, la dignità della persona. Il primato è dato, perciò, alla comunione. Deve essere salvata ad ogni costo, perché la comunione è tale, solo se mette in opera ogni tentativo atto a convertire. Se il fratello persiste nell'errore, non sarà il giudizio della comunità in quanto tale a condannarlo, bensì il fatto che lui stesso si autoesclude dall'assemblea dei credenti. Così avviene nella scomunica pronunciata dalla Chiesa; essa non fa altro che constatare una separazione già avvenuta nel cuore e nel comportamento di un cristiano.


PAROLA DELLA SETTIMANA : DOMENICA 3 SETTEMBRE 2023
Inviato da Alba il 3/9/2023 2:00:00 (54 letture)


PRIMA SETTIMANA DI SETTEMBRE 2023


"Non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini". Pietro scopre così la vera identità di Gesù. Egli fa l'incredibile scoperta che questo carpentiere di Nazaret non è altro che il Cristo, l'unto di Israele, la realizzazione dell'attesa, lunga duemila anni, del suo popolo. Ma Pietro interpreta la missione di Gesù in termini politici. Gesù se ne rende conto e spiega che tipo di Messia sarà: andrà a Gerusalemme per soffrire, essere messo a morte e risorgere il terzo giorno. Ciò è troppo per Pietro: nel suo spirito, l'idea di sofferenza e l'idea di Messia sono semplicemente incompatibili fra loro. Nella nostra tendenza innata a resistere a Dio, noi deformiamo la sua immagine, ci rifiutiamo di lasciare che Dio sia come vuole essere. Il nostro Dio è troppo piccolo, troppo fragile e troppo limitato, mentre il Dio di Gesù Cristo è letteralmente troppo bello per essere vero. Gesù si affretta a percorrere la via che porta a Gerusalemme per svelarcelo sulla croce. Sulla croce, infatti, Gesù rivelerà l'ultimo ritratto di Dio nel dramma della misericordia che vince il peccato, dell'amore che supera la morte e della fedeltà divina che cancella il tradimento. Chi avrebbe mai immaginato, sia pure in sogno, che Dio sarebbe intervenuto nella nostra storia in questo modo? 

PAROLA DELLA SETTIMANA : DOMENICA, 27 AGOSTO 2023
Inviato da Alba il 24/8/2023 19:50:00 (58 letture)


FINE AGOSTO E INIZIO SETTEMBRE 2023


 "Voi chi dite che io sia?"Questa domanda Gesù la pone a tutti noi Non possiamo più rifugiarci dietro ad opinioni di altri, siano essi teologi o conduttori di dibattiti televisivi. Gesù vuole la nostra risposta personale. Dobbiamo prendere posizione personalmente nei suoi confronti. E' quello che succede con l'atto di fede. Gesù lancia una sfida a ogni uomo e a ogni donna direttamente e personalmente: "Tu, chi dici che io sia?". la nostra risposta possa essere quella di Pietro: "Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente". La nostra risposta possa essere quella della Chiesa, che fu fondata da Cristo, su Pietro come su una pietra, affinché il "credo" diventasse un "crediamo": Crediamo in Dio, Padre onnipotente..., in un solo Signore Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio..., per opera dello Spirito Santo... incarnato nel seno della Vergine Maria.

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